Frazionamento delle iniziative, formazione di piccoli gruppi, organizzazione di più turni, attività diffuse: i centri estivi del dopo pandemia prenderanno una forma diversa dal passato che nulla toglierà alla valenza educativa di una proposta da sempre apprezzata dalle famiglie.
Le disposizioni previste in materia di sicurezza e distanziamento sociale hanno imposto un completo ripensamento dei centri estivi per ragazzi, rendendo indispensabile la sinergia fra molti soggetti per sostenere impegni più gravosi sia del punto organizzativo che economico.
In una riunione che si è svolta nei giorni scorsi ne hanno discusso l’Amministrazione comunale, con gli assessori Lorenzo Grillo Della Berta, Marcella Fratta e Lorena Rossatti, i Salesiani, con don Luca Castelli, Luigi Milani e don Paolo Caiani, la Parrocchia, con don Alessandro Di Pascale e don Valerio Livio, l’economo dei Salesiani di Sondrio Stefano Parravicini, la cooperativa Forme, con Paolo Pomi, Elisa D’Anza e Alberto Fabani, l’Istituto Pio XII, con la preside Francesca Cannizzaro, e la Croce Rossa, con la presidente Giuliana Gualteroni e il responsabile giovanile Roberto Serventi.
≪Nel confronto sono emerse le difficoltà legate a un’iniziativa che deve essere completamente riorganizzata – sottolinea il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Lorenzo Grillo Della Berta – ma anche la volontà di superarle nell’interesse dei ragazzi e delle loro famiglie. I centri estivi rappresentano un momento importante per la loro vita, un progetto dalla grande valenza educativa, che unisce lo svago alla condivisione con gli altri, ma sono anche d’aiuto ai genitori che lavorano e non possono seguire i figli durante il giorno. L’obiettivo è quello di organizzare il servizio in tempi brevi per dare una risposta efficace ai bisogni delle famiglie≫.
Sarà necessario creare un numero maggiore di gruppi dovendo limitare i componenti, quindi serviranno molti più operatori, sia professionali che volontari, e la disponibilità di più sedi: il Comune di Sondrio può contare sulla cooperativa Forme, già incaricata per le attività educative estive, con la quale verrà definita una nuova progettualità, partendo dalle disposizioni sulla sicurezza che dovranno essere integrate con i bisogni dei ragazzi per un’offerta in linea con le aspettative.