Comune di Sondrio - portale istituzionale

Prevenzione sanitaria ed ambientale

Vengono raggruppate in questa sezione del sito, ai fini della più ampia diffusione alla popolazione interessata (cittadini, ditte, associazioni di categoria, ordini professionali, …), le principali informative o disposizioni normative, contingenti o meno, in materia di promozione e tutela della salute, prevenzione delle malattie, sicurezza, rischi sanitari, rischi ambientali, tutela territoriale ed ambientale, etc. … ricevute da parte di altri enti  con i quali i competenti uffici comunali collaborano e si raccordano ai fini preventivi sia in termini istituzionali che propriamente operativi.

OBBLIGO DI ESTIRPAZIONE DI VIGNETI ABBANDONATI

La problematica relativa ai vigneti abbandonati va ben oltre la scala locale.
Al fine di tutelare le superfici vitate coltivate (che ancora oggi, nonostante le difficoltà operative e non solo, permangono sui terrazzamenti locali), l’ambiente in generale (vista anche la minor necessità di ricorrere ad interventi riparatori e relativi presidi fitosanitari) e di conseguenza la quantità/qualità delle produzioni, si ritiene utile diffondere la seguente documentazione.

DOCUMENTAZIONE

  DM 31.05.2000 – “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”
  Scheda tecnica “Controllo di Scaphoideus titanus nella lotta alla Flavescenza dorata con metodo biologico – Indicazioni utili”
  Pubblicazione “La flavescenza dorata in Lombardia”
  “Trattamenti obbligatori contro Scaphoideus titanus, vettore della Flavescenza Dorata della vite anno 2019”

PER SEGNALAZIONI O MAGGIORI INFORMAZIONI

Rivolgersi al Servizio Fitosanitario Regionale:
  Regione Lombardia
 Ersaf

CAMPAGNA DI PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE MALATTIE TRASMESSE DALLA ZANZARA TIGRE E DALLA ZANZARA COMUNE

Nell’ultimo decennio anche in Italia si è assistito al progressivo aumento di casi importanti di malattie acute virali di origine tropicale trasmesse da insetti vettori, come la “Zanzara tigre” (“Aedes albopictus”) e la “Zanzara comune” (“Cules pipiens”), che si diffondono fino a quote collinari – ma anche montane – soprattutto nei centri abitati, dove stagionalmente possono raggiungere densità molto elevate, aumentando il rischio di arbovirosi.

Una delle misure più efficaci per prevenire il diffondersi di queste malattie – tra cui il più noto “West Nile Virus” – consiste nell’effettuare piani di disinfestazione, così come indicato nel Piano nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare.

Anche il Comune di Sondrio, in qualità di responsabile dell’effettuazione tempestiva di attività finalizzate al controllo della proliferazione delle zanzare, da alcuni anni provvede, tramite apposita ordinanza sindacale contingibile e urgente, a diffondere le raccomandazioni impartite dal Ministero della Salute, per il tramite delle locali Agenzie di Tutela della Salute (ATS), invitando tutti i cittadini a mettere in atto alcune accortezze per prevenire la proliferazione delle zanzare e quindi la possibile manifestazione di malattie virali di origine tropicale.

Inoltre, effettua da alcuni anni, durante la stagione primaverile/estiva/autunnale, una serie di interventi di disinfestazione di tipo “larvicida” presso le caditoie stradali, rivelatesi efficaci.

Anche quest’anno il Comune partirà, nel corso del mese di marzo, con gli interventi di disinfestazione antilarvale, che consistono nella posa di compresse contenenti un presidio farmacologico ad azione larvicida all’interno di tombini/caditoie/griglie stradali in Sondrio città e nelle frazioni.
Tali interventi vengono effettuati a cadenza mensile sino al mese di ottobre o, eventualmente, anche più in là in caso di protrarsi di clima mite.

Infine, occorre da qualche anno prestare attenzione anche alle zecche (“Ixodes ricinus” o zecca dei boschi e “Rhipicephalus sanguineus” o zecca dei cani) che negli ultimi anni si stanno ampiamente diffondendo, soprattutto negli ambienti naturali, come boschi, prati, campi, parchi e giardini. A tale scopo si allegano alcune indicazioni su come difendersi anche da questi parassiti che, alla stregua delle zanzare, possono costituire un pericolo per l’uomo.

 

DOCUMENTAZIONE

Ordinanza sindacale n° 36/2024 del 13.02.2024 

Zanzare: indicazioni su come limitarne la diffusione

Depliant informativo su zanzare e zecche

Depliant informativo sulle zecche

CATASTO DELLE TORRI DI RAFFREDDAMENTO

In base al recente aggiornamento della L.R. n. 33/2009 “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità” (rif. art. 60 – bis 1 – Istituzione presso i comuni del catasto delle torri evaporative di raffreddamento a umido e dei condensatori evaporativi – aggiunto dall’art. 36, comma 1, lett. a), L.R. 6.06.2019, n. 9, entrata in vigore l’8.06.2019) i Comuni hanno l’obbligo di predisporre e curare il “registro delle torri di raffreddamento ad umido e dei condensatori evaporativi”.

La D.G.R. n. XI / 1986 del 23.07.2019 con il termine “torre di raffreddamento” indica ogni tipo di apparato evaporativo (torre di raffreddamento a circuito aperto, torre evaporativa a circuito chiuso, condensatore evaporativo, raffreddatore evaporativo, scrubber) utilizzato in impianti di climatizzazione di edifici (residenziali o ad uso produttivo), in processi industriali, in impianti frigoriferi o in sistemi di produzione energetica, caratterizzato dall’impiego di acqua con produzione di aerosol ed evaporazione del liquido.

Con la stessa D.G.R., come previsto dal comma 5 del suddetto art. 60 bis 1, è stata approvata la “Scheda per la registrazione al catasto comunale delle torri di raffreddamento-condensatori evaporativi”, predisposta in riferimento alle Linee guida ISS, che per completezza si riportano entrambi in allegato, affinché i proprietari o gestori di “torri di raffreddamento” si attivino per tempo al reperimento dei dati necessari.

Con l’occasione si informa che Regione Lombardia, al fine di promuovere la rilevazione della presenza sul territorio regionale/comunale degli impianti di raffreddamento e accelerarne gli aggiornamenti, nonché di supportare i Comuni nella gestione del Catasto e le ATS per l’immediata fruibilità del dato, ha sviluppato il Servizio Ge.T.Ra. – Gestione Torri di Raffreddamento (L.R. 33/2009 art. 60 bis1).
Il servizio on line (accessibile in qualsiasi momento dell’anno) consente quindi ai proprietari/gestori degli impianti di notificare in tempo reale e senza oneri aggiuntivi al Comune e contemporaneamente alle ATS, la presenza degli impianti di raffreddamento e le informazioni riportate sulla “Scheda per la registrazione al catasto comunale delle torri di raffreddamento-condensatori evaporativi”.

Le schede permetteranno di individuare tutte le torri già presenti sul territorio e, completata la prima mappatura, con tempistiche previste dal sopracitato articolo 60 bis 1 che si richiamano di seguito, eventuali variazioni:

  • ogni nuova installazione delle torri di raffreddamento ad umido e dei condensatori evaporativi ed ogni cessazione permanente deve essere registrata entro novanta giorni (comma 3);
  • entro il mese di febbraio di ogni anno le informazioni del registro devono essere trasmesse alla Agenzia di Tutela della Salute competente per il territorio (comma 4).

Ove la notifica fosse già stata inviata, si invita cortesemente il proprietario ad una nuova trasmissione attraverso il servizio on-line, che gli consentirà di disporre del relativo archivio, oltre che di concorrere alla creazione del “Catasto delle torri di raffreddamento – condensatori evaporativi” del quale i Comuni sono titolari ai sensi della L.R. citata.
La notifica attraverso il servizio, infatti, assegna a ciascun impianto di raffreddamento un univoco numero di registrazione regionale a cui il proprietario dovrà sempre riferirsi nel caso di un aggiornamento dei dati e a cui le ATS, nel sistema Impres@-BI, assoceranno i relativi controlli.

Il Servizio telematico Ge.T.Ra. è raggiungibile tramite il link https://www.previmpresa.servizirl.it/getra/

Si coglie, inoltre, l’occasione per richiamare all’attenzione le buone pratiche indicate dall’Istituto Superiore di Sanità nelle allegate “Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi” (rif. Accordo tra Stato, Regioni e Province Autonome – ai sensi degli artt. 2, comma 1, lett. B) e 4, comma 1 del D.Lgs. n. 281/1997 – sul documento recante “Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi”, siglato il 7 maggio 2015 – Rep. Atti n. 79/CSR) per una corretta gestione di tali impianti.
In particolare il paragrafo “5.7. Gestione degli impianti di raffreddamento a torri evaporative o a condensatori evaporativi” identifica le attività a carico dei gestori per garantire il contenimento del rischio di legionella.
Richiamate, quindi, le buone pratiche di manutenzione e di gestione, si ricorda che i proprietari/gestori degli impianti sono responsabili del periodico aggiornamento del suddetto registro elettronico (per quanto di competenza) e alla tenuta dei seguenti documenti da mettere a disposizione del personale delle ATS durante i momenti di controllo:

  • documento di valutazione e gestione del rischio legionella;
  • presenza di un piano di autocontrollo per ricerca di legionella e relativi esiti;
  • schema dell’impianto, planimetria e documentazione fotografica;
  • registro di manutenzione dell’impianto;
  • schede tecniche dei prodotti utilizzati per pulizia e disinfezione.

 

DOCUMENTAZIONE

  Scheda torri di raffreddamento
  Linee guida ISS per la prevenzione e il controllo della legionellosi – 2015
  Legge regionale n. 33/2009 – Art. 60 bis 1
  Manuale utente Ge.T.Ra

INFORMATIVA SULLA PESTE SUINA AFRICANA (PSA)

La peste suina africana (PSA) è una malattia virale dei suini e dei cinghiali per la quale non esistono vaccini né cure.
La presenza della malattia in un territorio, sia nel cinghiale sia nel suino, ha conseguenze economiche devastanti a causa delle restrizioni commerciali imposte dalla Comunità Europea.
I ceppi virali più aggressivi, come quello circolante in Europa dal 2013, sono generalmente letali per i suini. Il virus è estremamente resistente e mantiene la propria infettività sia nell’ambiente esterno fino a 100 giorni sia nelle carni per diversi mesi.
L’uomo non è sensibile alla malattia.
La malattia determina però gravi danni su allevamenti, zootecnia, fauna ed attività venatoria.
Ai comuni sono demandati i compiti di divulgazione del materiale informativo, predisposto dal MINISTERO DELLA SALUTE e rivolto a tutta la popolazione, ricevuto da parte dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) Montagna – Direzione Sanitaria – Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale affinché sia possibile raggiungere capillarmente il territorio e le categorie che possono essere maggiormente coinvolte.

Ulteriori dati o approfondimenti in materia di PESTE SUINA AFRICANA sul territorio provinciale/lombardo sono disponibili:

 Bollettino epidemiologico nazionale PSA
 
Decreto Regione Lombardia
  Piano Regionale di Prevenzione nei confronti della PSA
  Nota del Ministero della Salute – Gennaio 2019
 Nota del Ministero della Salute – Settembre 2020
 Nota del Ministero della Salute – Gennaio 2022
  Opuscolo informativo
  Manifesto Ministero della Salute – Attenzione 1
  Manifesto Ministero della Salute – Attenzione 2
  Manifesto Ministero della Salute – Allerta
 Nota ATS Montagna – gennaio 2022 – sorveglianza passiva
 Allegato 1
 Allegato 2
 Nota Prefettura 31.03.2022
 Nota Prefettura 15.06.2022 – Obblighi di segnalazione e sanzioni
 Nota Prefettura 28.09.2022
  Ordinanza n. 5/2023
 Proroga al 31.03.2024
  Ordinanza n.2/2024 del Commissario Straordinario per la peste suina africana (valida fino al 31/03/2025)
 Ministero Salute – Misure urgenti e straordinarie fino al 19/08/2024
Ordinanza n. 5/2024 del Commissario Straordinario per la PSA (valida fino al 31/03/2025)
Informativa Comuni ricadenti in zona CEV

INFLUENZA AVIARIA

Malattia virale che colpisce per lo più gli uccelli selvatici. Questi fungono da serbatoio e possono eliminare il virus attraverso le feci.
Solitamente tali uccelli non si ammalano, ma possono essere molto contagiosi per gli uccelli domestici quali polli, anatre, tacchini e altri animali da cortile.
L’influenza nel pollame si può presentare nella forma causata da ceppi a bassa patogenicità (LPAI) e da ceppi ad alta patogenicità (HPAI).
Non esiste terapia. E’ una malattia di categoria A, secondo il Regolamento (UE) 2016/429 e atti delegati, soggetta a denuncia obbligatoria e prevede l’applicazione dei regolamenti citati (abbattimento di tutti gli animali, vuoto sanitario con pulizia e disinfezione e l’istituzione di zone di restrizione).
Nel caso di HPAI le zone sono una di protezione (3 km di raggio dall’azienda infetta) e una di sorveglianza (10 km di raggio dall’azienda), secondo quanto previsto dall’Allegato V del Regolamento delegato (UE) 2020/687.
Benché i virus influenzali umani ed aviari appartengano alla stessa famiglia e tipo, i virus aviari non sono in grado di trasmettersi con efficienza all’uomo, ma possono farlo sporadicamente ed in determinate condizioni, che prevedono un’esposizione attraverso il contatto diretto con volatili morti o ammalati, con superfici o materiali contaminati da escreti e secreti infetti (es. feci) o attraverso le mucose (orali, oculari, nasali), con aerosol infetti, o eventualmente attraverso il consumo di carni non ben cotte di volatili infetti. Il personale esposto a rischio deve adottare misure di protezione individuale.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

  Libretto esplicativo
  Per maggiori informazioni accedi al sito del Ministero della Salute

ALERT REGIONE LOMBARDIA SU WEST NILE VIRUS

Diffusione anche in Lombardia del virus West Nile

Si avvisa che, con Circolare informativa n° 604/2022 del 12.08.2022, ANCI Lombardia ha divulgato la comunicazione – di seguito riportata sinteticamente – del Direttore Generale dell’Assessorato al Welfare di Regione Lombardia, Giovanni Pavesi, relativa alla diffusione anche in Lombardia del virus West Nile, con richiesta di divulgazione ai Comuni lombardi.

Con la presente si intende portare all’attenzione di tutte le Amministrazioni locali lombarde associate in ANCI, la problematica relativa alla diffusione anche nella nostra Regione del cosiddetto West Nile Virus.
La patologia di West Nile, il virus del Nilo Occidentale (conosciuto con la denominazione inglese di West Nile Virus), è un Arbovirus che può infettare l’uomo a seguito della puntura di zanzara infetta. L’infezione umana nella maggior parte dei casi è asintomatica; negli altri casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale; solamente per una percentuale minima l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite.
In Lombardia è presente un sistema integrato umano-veterinario di sorveglianza sulla circolazione del virus: vengono monitorati sia le infezioni nelle zanzare (sorveglianza entomologica), sia negli equidi, sia negli uccelli e ovviamente i contagi negli uomini. Alla data del 10 agosto la sorveglianza integrata ha mostrato la circolazione del virus in tutte le province lombarde ad esclusione di quelle di Lecco e Sondrio; ma non si può escludere che anche queste province vengano interessate a breve.

Come previsto nel Piano Nazionale Arbovirosi e già specificato nella Circolare del 27.05.2019 della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute (allegata), è compito dei Comuni provvedere alla corretta manutenzione delle aree verdi e delle azioni per la prevenzione della proliferazione di zanzare; e quindi della West Nile.

In questa fase si richiamano i comuni per le seguenti azioni:

  • distribuzione di prodotti larvicidi e/o dispositivi per il controllo dello sviluppo dei focolai larvali;
  • attività di comunicazione rivolte alla popolazione del proprio territorio tramite diffusione di idonea “Ordinanza Sindacale” sui potenziali rischi di infezione, con l’indicazione di alcune misure di bonifica primaria e di igiene ambientale a cui la cittadinanza deve attenersi.

Si rende opportuno alzare il livello di attenzione delle Amministrazioni locali su questo tipo di problematica e far sì che, anche attraverso idonee ordinanze, la cittadinanza possa essere sensibilizzata a comportamenti virtuosi che consentono la prevenzione e mitigazione del fenomeno.

Si precisa che il Comune di Sondrio ha, peraltro, già affisso, pubblicizzato e diffuso presso gli studi degli Amministratori condominiali operanti sul territorio comunale l’Ordinanza sindacale n° 46 dell’8.03.2022, avente ad oggetto “ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE CONTENENTE PROVVEDIMENTI PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELLE MALATTIE TRASMESSE DA INSETTI VETTORI ED IN PARTICOLARE DALLA ZANZARA TIGRE (“AEDES ALBOPICTUS”)” e ha in atto già dal mese di marzo 2022 la disinfestazione larvicida presso tombini e caditoie stradali, in città e frazioni.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

  Circolare 2019

RADON

Il Radon (Rn222) è un gas nobile (inerte) radioattivo, inodore e incolore, di origine naturale derivato dal decadimento dell’Uranio (U238) e del Radio (Ra226).
Rappresenta la più importante fonte naturale di esposizione alle radiazioni ionizzanti della popolazione nel suo insieme ed è un importante agente di rischio per la salute umana.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), attraverso l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), l’ha infatti classificato nel gruppo 1 – cancerogeni umani accertati.
Il principale danno per la salute legato all’esposizione al radon (l’unico per il quale si abbiano al momento evidenze epidemiologiche) è un aumento statisticamente significativo del rischio di tumore polmonare.
L’esposizione al radon è considerata dall’OMS la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo.
A parità di esposizione al radon, quindi, i fumatori sono molto più a rischio dei non fumatori, a causa della sinergia tra radon e fumo.

Si trova in natura, in quantità variabile, nel suolo e nelle rocce e quindi, migrando, in alcuni materiali da costruzione e nell’acqua.
Fuoriesce dal terreno e si disperde solitamente nell’ambiente, ma può accumularsi in ambienti chiusi (indoor) diventando pericoloso. L’entità del rischio aumenta all’aumentare della concentrazione di radon a cui si è esposti e all’aumentare della durata dell’esposizione.
Singole abitazioni, scuole e luoghi di lavoro, con particolare riferimento a permanenza in locali ubicati ai piani interrati, seminterrati e terra, rappresentano quindi i principali ambienti di esposizione della popolazione.

Campagne di misura della concentrazione di radon indoor sono state effettuate a partire dalla fine degli anni ’80, sia a livello nazionale che regionale, finalizzate a stimare l’esposizione della popolazione al radon.
Regione Lombardia, risultata essere tra quelle con territorio a più alta concentrazione di radon, ha quindi approfondito di seguito, a più riprese, le indagini territoriali con campagne di mappatura e monitoraggio analitico in collaborazione con ARPA Lombardia e i Dipartimenti di Prevenzione delle ATS, al fine di valutare la distribuzione del radon sul proprio territorio.
I valori più bassi sono stati rilevati nelle zone di pianura e nella parte meridionale della regione, costituita da litologie come morene e depositi fini alluvionali; valori medio alti sono stati invece rilevati nella fascia di transizione tra la Pianura Padana e nella zona montana, caratterizzata dalla presenza di substrato roccioso sub-superficiale ricoperto da depositi superficiali poco spessi e ad alta permeabilità, che proprio per questa caratteristica permettono maggiori fuoriuscite di radon dal suolo.
Va in ogni caso considerato che anche in aree statisticamente ritenute, in base alle caratteristiche geomorfologiche del sottosuolo, come a basso rischio, potrebbero essere registrate concentrazioni elevate di tale gas in quanto strettamente dipendenti dalle caratteristiche costruttive, dai materiali utilizzati, dalle modalità di aerazione e ventilazione, nonché dalle abitudini di utilizzo delle singole unità immobiliari: ragione per cui va sempre posta molta attenzione alla prevenzione sia nei nuovi edifici che in quelli esistenti. Tra i principali accorgimenti costruttivi e azioni di risanamento: vespai, intercapedini, barriere isolanti, aerazione, ecc.

PRINCIPALE NORMATIVA DI SETTORE

  • Direttiva 2013/59/Euratom del Consiglio, del 5 dicembre 2013, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti (…)
    nelle abitazioni, luoghi di lavoro, ecc.
  • D.Lgs. 31 luglio 2020, n. 101 – Attuazione della Direttiva 2013/59/Euratom (…) e riordino della normativa di settore (…)
  • È inoltre in fase finale di preparazione un nuovo Piano nazionale d’azione radon (PNR) – piano pluriennale per realizzare, in modo coordinato a livello nazionale, il complesso di azioni necessarie per ridurre il rischio di tumore polmonare associato all’esposizione al radon
  • Linee Guida per la prevenzione delle esposizioni al gas radon in ambienti indoor al fine di tutelare la salute del cittadino – approvate con Decreto Regione Lombardia n. 12678 del 21.12.2011, che rappresenta uno strumento operativo per i Comuni, per i progettisti e per i costruttori di edifici, fornisce indicazioni e suggerimenti riguardanti la realizzazione di nuovi edifici radon-resistenti e azioni per ridurre l’esposizione nel caso di edifici esistenti, in sinergia con gli interventi finalizzati al risparmio energetico;
  • Regolamento Edilizio Comune di Sondrio – art. 65

PER APPROFONDIMENTI

 

STORICO NEWS

Potabilità dell’acqua: fase critica superata, salvo imprevisti l’ordinanza verrà revocata domani pomeriggio

Positive le risultanze delle analisi effettuate da Secam, si attende l’esito delle verifiche da parte di Ats Montagna

Salute pubblica – Divieto uso acqua potabile

Il divieto riguarda tutto il territorio comunale e sarà in vigore fino a sua revoca.

Influenza aviaria ad alta patogenicità H5N1

Misure di controllo, sorveglianza ed eradicazione per contenere la diffusione dell’influenza aviaria

Influenza aviaria ad alta patogenicità H5N1

Disposizioni sanitarie che si applicano immediatamente e restano in vigore fino al 31 marzo 2022.

Ultima modifica: 11 Ottobre 2024 alle 15:08
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